Blog

Paccheri con melanzane, cozze e mozzarella di bufala
Ingredienti
Pasta paccheri 400 gr
Melanzane 450 g
Cozze 1 kg
Pomodori tipo ciliegia 400 gr
Sale q.b.
Olio 4 cucchiai
Cipollotto fresco
1 Aglio
2 spicchi
Prezzemolo tritato 20 gr
Mozzarella di Bufala 200 gr
Procedimento
Per preparare i paccheri con melanzane, cozze e mozzarella di bufala, iniziate pulendo per bene le cozze. Eliminate la barbetta che fuoriesce, raschiate il guscio,e lavatele bene sotto l’acqua corrente per eliminare tutte le impurità (per visionare ulteriori dettagli sulla pulizia delle cozze cliccate qui). Una volta pulite le cozze mettetele in padella con due cucchiai di olio e due spicchi di aglio e fatele dischiudere.
Quando vedete che cominciano ad aprirsi sfumate con il vino bianco e aggiungete metà del prezzemolo tritato totale. Dischiuse tutte le cozze scolatele per bene, avendo cura di raccogliere in una bacinella l’acqua di cottura che servirà alla fine per insaporire la pasta.
A questo punto sgusciate metà delle cozze e tenete l’altra metà intera per la decorazione finale del piatto. Mondate le melanzane togliendo le estremità, tagliatele a cubetti e disponetele a strati in un colapasta o setaccio, spolverizzandole con del sale grosso. Copritele con un peso affinché la pressione aiuti a far perdere l’acqua e l’amaro e lasciatele riposare così per almeno un’ora.
Nel frattempo tagliate in quarti i pomodorini e togliete i semi. Tritate il cipollotto e mettetelo ad appassire con un paio di cucchiai di olio di oliva, poi aggiungete le melanzane, i pomodorini, salate per insaporire le verdure e lasciate cuocere per 10 minuti. Quando saranno cotte aggiungete le cozze, poi fate bollire una pentola di acqua salata e mettete a cuocere i paccheri. Scolateli al dente e aggiungeteli al sugo, poi unite l’acqua di cottura delle cozze che avete precedentemente tenuto da parte. Tagliate a pezzi una mozzarella di bufala e aggiungetela alla pasta poi unite le restanti cozze con il guscio e abbondante prezzemolo. Mescolate per bene tutti gli ingredienti e siete pronti per servire in tavola i vostri paccheri con melanzane, cozze e mozzarella di bufala.

Torta Salata con le Melanzane e la Mozzarella filante
Ingredienti
1 rotolo di Pasta sfoglia (o pasta brisè)
2 melanzane
200 gr di Mozzarella
1/2 Cipolla
Olio extra vergine di oliva qb
250 gr di Passata di pomodoro
Sale e pepe
Procedimento
Lavare con cura le melanzane, poi tagliare le estremità e tagliarle a cubetti. Affettare finemente la cipolla e soffriggerla in una padella ampia con molto olio. Quando è ben cotta, unire le melanzane e portarla a cottura. Aggiungere quindi la passata di pomodoro e proseguire la cottura per qualche minuto. Regolare di sale e pepe ed unire del basilico fresco, fare poi raffreddare. Poi stendere la pasta sfoglia in una teglia rotonda senza eliminare la carta in cui è avvolta. Unire parte della mozzarella tagliata a cubetti alle melanzane, quindi mescolare bene e versarle sulla pasta, livellando bene. Completare con una manciata di mozzarella in superficie e cuocere in forno caldo a 180 °C per circa 25-30 minuti. Fare riposare e servire tiepida.

Dieta? Quali sono i formaggi e i latticini più leggeri?
È sempre consigliabile consumare formaggi e latticini quotidianamente ma senza esagerare, non sono certo una categoria alimentare di cui si può fare a meno neanche durante una dieta drastica. Privarsi completamente di un alimento senza un buon motivo può rivelarsi dannoso per l’organismo, inoltre l’universo dei latticini è così ampio da permettere di volta in volta di scegliere quello più adatto, anche in presenza di qualche chilo da eliminare.
Proprio partendo dal fatto che c’è tantissima varietà e hanno un ruolo prezioso per la salute dell’organismo, essendo ricchi di proteine, fosforo, calcio e vitamine A e B, assumerne in dosi giuste può solo far bene alla salute e anche al palato, che talvolta vuole essere soddisfatto nonostante la presenza dei grassi, e colesterolo, ne renda alcuni particolarmente calorici.
Nondimeno, sono i formaggi freschi, leggeri e quindi altamente digeribili ad essere perfetti per chi ha voglia di mantenersi in forma o perdere qualche chilo. I formaggi consigliati si caratterizzano per avere un contenuto d’acqua superiore al 60%, il sapore gradevolmente acidulo, un odore tenue e tanti fermenti lattici vivi. L’abbondante quantità di batteri li rende adatti a chi ha bisogno di arricchire la flora intestinale e a coloro che, a causa di un’insufficiente produzione di lattasi, soffrono di disturbi digestivi.
Ecco i formaggi freschi più leggeri e le relative calorie:
– Fiocchi di latte: 115 calorie in 100 g, con 7,1 g di grassi
– Ricotta di mucca: 146 calorie in 100 g, con 10,9 g di grassi
– Ricotta di pecora: 157 calorie in 100 g, con 11,5 g di grassi
– Fiordilatte: 268 calorie per 100 g
– Crescenza: 281 calorie per 100 g
Insomma… anche se siete a dieta, non rinunciate mai a latte, formaggi e latticini!

Novembre 2015: auguri Dieta Mediterranea!
Facciamo volentieri gli auguri alla Dieta Mediterranea! A Nairobi, in Kenya, ormai cinque anni fa l’UNESCO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) inserì nelle liste del patrimonio culturale immateriale dell’umanità la Dieta Mediterranea dopo la quinta sessione del Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, riunitasi il 15 novembre 2010. Proprio in questi giorni, a Napoli, si è svolto il convegno di Studi Dieta Mediterranea UNESCO, un patrimonio responsabile. Innovazione identità e contraffazione. La storia della Dieta Mediterranea risale a quando il biologo, fisiologo e nutrizionista statunitense Ancel Keys e sua moglie giunsero a Salerno nel 1945. Proprio qui diede inizio ad un percorso di studio di un modello alimentare comune ai paesi del Mediterraneo e capace di garantire cibo, salute e longevità ai suoi consumatori.
L’UNESCO definisce la nostra dieta “un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo”. Non solo quindi un elenco di cibi. Ma un modello nutrizionale costituito principalmente da “olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità”. Ma va detto che la Dieta Mediterranea si riflette in molto più della semplice consumazione di uno o un altro alimento. Non a caso Dieta dal greco significa “stile di vita”. “Essa promuove l’interazione sociale – aggiunge l’UNESCO – poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo”.

Mozzarella in carrozza
Ingredienti:
8 fette di pancarré
150g di mozzarella
2 cucchiai di latte
2 uova
sale e pepe q.b
olio di semi q.b
Procedimento:
La mozzarella in carrozza è una tipica ricetta campana, molto amata: un gustoso antipasto fritto composto da fette di pane in cassetta, dal ripieno di filante mozzarella, passate nella farina, nell’uovo e poi fritte.
Per realizzare la mozzarella in carrozza, bisognerebbe utilizzare mozzarella di bufala oppure fiordilatte.
Prima di tutto Tagliate le fette di pancarré in senso orizzontale o trasversale, come preferite. Tagliate poi la mozzarella a fette e distribuitele su 8 metà di pancarré, chiudete il “tramezzino” e premete sui bordi. Passate il tramezzino nell’uovo sbattuto con sale, pepe e latte. Friggete in una padella con olio di semi, per qualche minuto per lato. La mozzarella in carrozza sarà pronta quando i lati saranno ben dorati. Servite.

Quali sono i 7 sbagli che commettiamo con i formaggi?
Tutti noi amiamo i formaggi, ma commettiamo il più delle volte degli errori, degli sbagli che rischiano di rovinare uno dei cibi più buoni e delicati che abbiamo in casa! Ecco quali sono gli errori da evitare:
1. Usiamo la pellicola per avvolgere il formaggio. Una volta aperto, il formaggio deve essere avvolto nella carta oleata, non nella pellicola, poiché quest’ultima può far prolificare i batteri, impedendo poi il rilascio di ammoniaca (naturale sottoprodotto del formaggio) e rischiando che il formaggio acquisisca un sapore plasticoso.
2. Buttiamo il formaggio quando si forma la muffa. Quando si inizia a formare un po’ di muffa bianca o blu sui formaggi a pasta dura, non vuol dire che il formaggio si sia guastato: basta grattare via la parte interessata. Se invece la muffa inizia a formarsi nei formaggi molli, come mozzarella o ricotta, la muffa sta crescendo anche all’interno, in tal caso è meglio buttare tutto.
3. Le persone intolleranti al lattosio non mangiano formaggio. Questa è una mezza verità: l’acido lattico è nel siero, di conseguenza se il formaggio è poco umido, ci sarà meno acido lattico. Le persone intolleranti possono mangiare più facilmente i formaggi stagionati.
4. Non mettiamo a tavola il formaggio a temperatura ambiente. Per gustare appieno la consistenza e il sapore del formaggio, non dobbiamo servirlo subito dopo averlo preso dal frigorifero, ma è consigliabile aspettare un pò, in modo che questo raggiunga una temperatura più simile a quella dell’ambiente.
5. Conserviamo tutti i formaggi in frigorifero. I formaggi passano attraverso il deterioramento controllato del latte, ecco perché diversi formaggi, come il parmigiano, resistono fuori dal frigo per diverso tempo, senza problemi. E’ buona regola, se si tiene in frigo, conservarlo nella parte meno fredda, vedi il cassetto delle verdure.
6. Pensiamo che tutti i formaggi siano uguali. Ne esistono tante varietà, ognuna con le proprie caratteristiche e i personali tempi di maturazione. È bene acquistare il formaggio in negozi specializzati, chiedendo consigli su come gustarlo al meglio e su come abbinarlo.
7. Non proviamo tutti i formaggi dello stesso tipo. Se una tipologia di formaggio non ci piace, non dobbiamo escludere dalla nostra tavola tutti i formaggi che fanno parte della stessa famiglia. Potremmo perderci delle prelibatezze uniche, quindi sperimentiamo con i diversi sapori.

Crostata salata con ricotta e zucchine
Ingredienti per la Brisè (per una tortiera di 28 cm di diametro):
Farina 00 200 g
Burro freddo 100 g
Acqua fredda 70 g
Sale 0,5 g
Per la Farcitura
Ricotta vaccina 500 g
Zucchine 300 g
Prosciutto cotto in una fetta spessa 125 g
Mozzarella 100 g
Uova 1 da 55 g
Olio di oliva extravergine 15 g
Sale 2 g
Pepe nero macinato 1 g
Per imburrare la teglia
Burro 15 g
Farina tipo 00 15 g
Procedimento:
Se volete preparare una crostata salata con ricotta e zucchine bisogna iniziare dalla pasta brisé: in un mixer dovete versare la farina ed il burro freddissimo da frigorifero aggiungete poi un pizzico di sale e frullate fino ad ottenere un composto sabbioso. Trasferire poi la sabbiatura su un piano di lavoro e versate dell’acqua fredda al centro. Lavorate velocemente l’impasto fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. È fondamentale non lavorare per troppo tempo, giusto il necessario affinché farina, burro ed acqua si amalgamino tra loro, dopodiché coprite il panetto di pasta brisé con della pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 40 minuti prima di utilizzarla.
Trascorso il tempo, imburrate una teglia da 28 cm di diametro, versate della farina all’interno e fatela aderire per bene su tutta la superficie eliminando l’eccesso. Riprendete il panetto e tiratelo aiutandovi con un mattarello su una spianatoia leggermente infarinata, fino ad ottenere una sfoglia sottile sufficientemente ampia per coprire tutta la teglia, dopodiché arrotolatela con delicatezza sul mattarello in modo che sia più semplice sollevarla e adagiarla sulla teglia.
Fate combaciare al meglio l’impasto all’interno della teglia poi schiacciate la superficie con il mattarello in modo da eliminare l’eccesso che potrete successivamente riutilizzare per altre preparazioni, poi rivestite la superficie con carta forno e adagiate all’interno dei legumi secchi o di ceramica, e lasciate cuocere alla cieca in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Intanto occupatevi della farcitura, quindi tagliate a cubetti il prosciutto cotto e fate lo stesso con la mozzarella.
In un recipiente versate la ricotta e lavoratela con un uovo, se vi accorgete che il composto è troppo asciutto aggiungete anche 1 cucchiaio di latte per stemperare, poi aggiungete i cubetti di prosciutto e mozzarella e aggiustate di sale e pepe. Dopo aver ben mescolato, versate il composto sulla brisé precotta e livellate con cura aiutandovi con una spatola, rimettete poi la crostata in forno per altri 20-25 minuti sempre a 180°. Mentre la crostata salata è in forno, lavate le zucchine, asciugatele e privatele delle due estremità, poi tagliate a rondelle di circa mezzo centimetro e cospargete con un goccio d’olio extravergine d’oliva in modo che con la cottura saranno più belle da vedere e non si attaccheranno sul fondo della griglia, sulla quale cuocerete le rondelle per pochi minuti, rigirandole non appena la base sarà un pò rigata; a fine cottura aggiustate di sale le zucchine grigliate.
Quando la crostata salata sarà cotta toglietela dal forno e sistemate subito le fettine di zucchine grigliate un pò sovrapposte, partendo dall’esterno e continuando verso il centro in modo da coprire del tutto la superficie e quando avrete decorato la crostata salata con ricotta e zucchine potrete gustarla ancora ben calda!

Gnocchi 4 formaggi e funghi
Pronti per deliziosissime ricette autunnali? Ideali da gustare in questo periodo dell’anno dal clima un pò frizzante ma sempre romantico!
Ecco la Ricetta di oggi!
INGREDIENTI per 4 persone
350 g di gnocchi
300 g di funghi misti
1 spicchio di aglio
200 ml di latte
80 g di fontina
80 g di parmigiano reggiano
80 g di Emmentaler
80 g di Asiago
sale e pepe q.b
olio evo q.b
1/2 bicchiere di vino bianco
prezzemolo q.b
PROCEDIMENTO
Una volta realizzati (o acquistati) gli gnocchi, far scaldare l’olio e lo spicchio di aglio in una capiente padella. Aggiungere i funghi e sfumare con del vino bianco alzando la fiamma. Aggiustare di sale, coprire e lasciar cuocere per 10 minuti. A questo punto, preparate la crema ai 4 formaggi, quindi: In un pentolino dal fondo spesso, scaldate il latte a fiamma bassa fino a quando non sfiora il bollore. Tagliare i formaggi a cubetti ed unirli al latte girando con una frusta finché non saranno tutti fusi. Cuocere e scolare gli gnocchi conservando un mestolo di acqua di cottura se fosse necessario. Unire gli gnocchi ai funghi e versarvi la crema ai 4 formaggi. Mantecare bene la pasta aggiungere una spolverata di pepe e prezzemolo tritato. Servire a tavola e … buon appetito!

Conchiglioni ripieni di ricotta e spinaci al forno
Ingredienti
400 gr. conchiglioni
500 gr. spinaci surgelati
400 gr. ricotta
500 gr. besciamella
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
burro
Procedimento
Lessate gli spinaci in pochissima acqua salata. Setacciate la ricotta e amalgamatela con una frusta a mano. Cuocete i conchiglioni in acqua bollente salata per la metà del tempo di cottura indicato sulla confezione. Nel frattempo, scolate gli spinaci dall’acqua di cottura e tritateli finemente.
Amalgamate gli spinaci con la ricotta, regolate di sale e pepe, aggiungete un cucchiaio abbondante di parmigiano. Utilizzate il ripieno per farcire i conchiglioni, aiutandovi con un cucchiaio. Imburrate il fondo di una pirofila da forno e disponetevi i conchiglioni, separati tra di loro. Cospargete la pasta con tutta la besciamella e completate con il parmigiano grattugiato. Se resta ripieno, mescolatelo alla besciamella e utilizzatelo per condire la pasta. Cuocete i conchiglioni in forno per 15 minuti a 200 gradi. Il ripieno di ricotta e spinaci per la pasta è un classico.
L’abbinamento è davvero semplice e appetitoso e piace a tutti, compresi i bambini che generalmente non amano mangiare le verdure. Dopo aver cotto gli spinaci – con poca acqua e un pò di sale – tritateli finemente con il coltello perché così si amalgamano meglio alla ricotta. Il formaggio va scolato bene e setacciato, oppure lavorato con la frusta a mano. Quando si mescola a lungo la ricotta questa diventa più cremosa e il ripieno più vellutato. Per condire i conchiglioni ripieni consigliamo di utilizzare la besciamella e il parmigiano grattugiato perché il sapore risulterà molto delicato.
Buon Appetito!

Il Made in Italy caseario all’estero: risultati positivi!
Le esportazioni di latticini e formaggi Made in Italy all’estero sono aumentate di quantità di ben l’8% grazie alla reputazione di alta qualità che l’Italia ha conquistato a livello internazionale. L’analisi Coldiretti in questione, relativa al primo semestre del 2015, afferma che circa i 3/4 della produzione esportata è destinata al mercato comunitario, dove è stato registrato un incremento del 10%, con un piccolo aumento del 2% anche presso i nostri concorrenti francesi. Escludendo l’Europa i principali acquirenti sono gli Stati Uniti, dove l’incremento è stato del 18%, ma anche la Cina (+39%).
Sono risultati promettenti se consideriamo anche che salgono fino a 48 i formaggi Dop (denominazione di origine protetta) tutelati dall’Unione Europea. L’Italia sorpassa così la Francia, che si è fermata a 45, e diventa leader europeo e mondiale per la produzione casearia di qualità. La competizione storica tra Italia e Francia nella produzione di formaggi ha radici lontane: il vantaggio italiano sui nostri cugini d’oltralpe è eclatante se consideriamo le quantità, con la produzione di formaggi dop italiani che è vicina a 500 milioni di kg, in sostanza il doppio di quella realizzata dai francesi. E lo smacco colpisce ancor di più se sottolineiamo che, considerato l’aumento delle esportazioni di formaggi Made in Italy in Francia, quelle dei formaggi francesi in Italia erano in calo nei primi mesi del 2015. Nonostante questi primati produttivi, gli italiani con 20,7 kg per persona all’anno sono però soltanto al 7° nel mondo per consumo di formaggi, e siamo preceduti non solo dai francesi con 25,9 kg a testa, ma anche da islandesi, finlandesi, tedeschi, estoni e svizzeri.