caldo

Quali formaggi è meglio consumare d’estate?
D’estate i nostri ritmi e lo stile di vita cambiano e ciò non può non influenzare anche i nostri pasti!
Generalmente tendiamo a scegliere pietanze più fresche e leggere, ideali per non appesantire lo stomaco, e spesso ci ritroviamo a preparare dei piatti unici!
Come succede anche per la carne, la pasta, i condimenti, ci sono dei formaggi più freschi, che è preferibile gustare nei mesi caldi.
Ecco quali sono i principali formaggi freschi con i quali è consigliabile terminare un pasto:
Mozzarella di bufala: formaggio a pasta filata, fresco, ricavato da latte intero di bufala. Di particolare rilevanza gastronomica, è proprio la mozzarella di bufala campana (riconosciuta dop nel 1996), realizzata soltanto con prodotti naturali: latte, sale e caglio; in essa non c’è alcun conservante. Con questo prodotto tipico possiamo gustare tante ricette sfiziose ed estive.
Ricotta: è un latticino ottenuto dal siero, eventualmente acidificato, residuo di lavorazione del formaggio vaccino od ovino, che viene nuovamente riscaldato a 85-90 °C. Le proteine del siero a questa temperatura affiorano e vengono asportate e poste in piccole forme. Ha durata limitata e deve quindi essere consumata fresca e conservata in frigorifero.
Primosale: con questo termine viene solitamente indicato un determinato grado di stagionatura del formaggio pecorino. Quest’ultimo può essere infatti consumato in uno dei suoi tre gradi di stagionatura: tuma, primosale o pecorino. Differente è il tempo di stagionatura e la salatura. Oggi il primosale viene anche prodotto con latte di vacca: indica un formaggio a coagulazione enzimatica, a pasta bianca, senza crosta.
Formaggio fresco spalmabile: solitamente con questo termine ci si riferisce a un formaggio fresco vaccino, che, grazie alla una consistenza morbida e a un gusto neutro e delicato, è estremamente versatile e si presta a ricette sia dolci sia salate.