mozzarella

I benefici della mozzarella di bufala campana
La mozzarella di bufala campana è uno dei prodotti alimentari che non può mancare sulla tavola degli italiani, soprattutto al sud, ed è comunque un emblema della dieta mediterranea.
La mozzarella è un latticino con una base di formaggio fresca a pasta filata preparato prevalentemente in Campania con il latte di bufala. La mozzarella di bufala però non è solo uno degli alimenti italiani più saporiti e famosi nel mondo, ma fa anche bene alla salute. A dirlo non sono semplicemente i produttori, bensì diversi studiosi, giunti a questa affermazione dopo ricerche sui benefici che la mozzarella di bufala campana ha sul nostro organismo.
Secondo i ricercatori delle Università di Parma, dell’Università Federico II di Napoli e de La Sapienza di Roma, la mozzarella di bufala è indicata da consumare nelle diete iposodiche perché contiene un basso apporto di sale rispetto ad altri prodotti caseari. Le proprietà benefiche della mozzarella di bufala campana sono note ormai da tempo, ma sicuramente i risultati presentati dalle tre università italiane hanno fornito una base scientifica per confermare queste informazioni.
La mozzarella di bufala campana, quindi, non solo è buona e rappresentativa nel mondo del nostro territorio e delle nostre tradizioni, ma ha anche delle proprietà benefiche e salutari per il nostro organismo. Oltre al basso contenuto di sale, la mozzarella di bufala campana contiene poco lattosio, ha notevoli proprietà antiossidanti e, ovviamente, tanto gusto e sapore. Dallo studio è infatti emerso che spesso il contenuto di lattosio risulta addirittura inferiore a quello di prodotti definiti “ad alta digeribilità”. Inoltre, durante la digestione si sviluppano dei peptidi che, agendo sulle cellule dell’intestino, hanno un forte effetto antiossidante in grado di combattere i radicali liberi e rigenerare la mucosa dell’apparato intestinale.
Ricordiamo inoltre che la mozzarella di bufala campana è molto ricca di calcio, essenziale per l’alimentazione delle donne, sia da giovani che in età più avanzata, ma ha anche una buona percentuale di sodio, fosforo, potassio e magnesio. Si può dire lo stesso per le vitamine, in particolare la vitamina B12 (Cobalamina), la vitamina K (Fillochinone) e la vitamina J (Colina).
La mozzarella di bufala campana è quindi buona e salutare, un piacere a cui non dobbiamo assolutamente rinunciare!

Spaghetti al pesto di mozzarella e pomodorini con mandorle tostate
Un’idea originale e fresca per utilizzare la mozzarella in maniera alternativa: leggete come!
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di spaghetti
200 gr di mozzarella fresca
100 gr di pomodorini
1 ciuffo di prezzemolo
30 gr di mandorle a lamelle
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe
Procedimento:
Cuocere gli spaghetti in acqua salata abbondante. Nel frattempo, tagliare la mozzarella a cubetti ed inserire nel mixer con i pomodorini ben lavati, il prezzemolo, sale, pepe ed olio extravergine di oliva. Frullare finché non raggiunge una consistenza cremosa (eventualmente aggiungere altro olio). Tostare le mandorle in un padellino antiaderente: essendo a lamelle si tostano molto in fretta, attenzione a non bruciarle! Scolare la pasta e mischiare al pesto. Mettere la pasta nei piatti e completare con le mandorle tostate.

Involtini alla pizzaiola
Oggi vi proponiamo un buonissimo secondo piatto a base di carne e mozzarella! L’ideale per una cena tra amici… e naturalmente alla Mozzarella ci pensiamo noi!
Ingredienti:
Carne bovina 4 fettine (80-90 gr l’una)
Mozzarella (o scamorza), 250 gr
Olive nere, 30 gr
Passata di pomodoro 300 gr
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine di oliva, 4 cucchiai
Sale q.b.
Pepe q.b.
Prezzemolo tritato, 1 cucchiaio
Origano tritato, 1 cucchiaino
Procedimento:
Per preparare gli involtini alla pizzaiola, bisogna iniziare mettendo uno spicchio d’aglio schiacciato in un ampio tegame con l’olio. Far dorare l’aglio e poi aggiungere la passata di pomodoro, portare a cottura salando e pepando. In ultimo aggiungere l’origano e il prezzemolo. Mentre il sugo cuoce battere leggermente le fettine di carne con un batticarne, pareggiarle se dovessero essere molto irregolari. Tagliare la mozzarella in fettine sottili e metterla a scolare su un colino, di modo che perda più acqua possibile. Tritare finemente le olive nere.
Su ogni fettina di carne porre 2/3 fettine di mozzarella ben sgocciolata, distribuire il trito di olive e arrotolare la carne dal lato più corto a mo’ di involtino, che si va a chiudere bene con due stecchini. Porre gli involtini così preparati nel sugo, salarli su entrambi i lati, coprire con il coperchio e cuocere a fuoco molto basso per circa 20 minuti. A cottura ultimata aggiustare di sale. Se la mozzarella avesse perso dell’acqua durante la cottura bisogna estrarre gli involtini dalla padella, tenerli al caldo e far leggermente restringere il sughetto! Servire gli involtini ben caldi accompagnandoli con del purè di patate o con del riso bollito!

Conosci la vera storia della mozzarella?
Vi siete mai domandati come è nata la mozzarella?
Prima di tutto, ricordiamo che il termine “mozzarella” trae origine dal verbo “mozzare”, ossia quell’operazione attuata ancora oggi nei caseifici, che consiste nel lavorare con le mani e con dei movimenti caratteristici il pezzo di cagliata filata e di separare prontamente con gli indici ed i pollici le singole mozzarelle nella loro forma più tipica, quella tonda.
Nel XII secolo, le bufale venivano sempre più apprezzate grazie alla produzione del latte, facendo sì che la loro presenza nelle pianure del Volturno e del Sele fosse ormai consolidata, iniziano a comparire i primi documenti storici, testimonianza di come i Monaci del monastero di San Lorenzo di Capua fossero soliti donare un formaggio denominato mozza o provatura (se affumicato), con da un pezzo di pane, ai pellegrini del Capitolo Metropolitano, che ogni anno visitavano in processione sino al Convento.
Inoltre, del XIV secolo sono risalenti varie testimonianze che provano come il commercio di derivati del latte di bufala fosse solitamente riservato ai ricchi mercati napoletani e salernitani. Per ovvie ragioni di viabilità, gli unici ad arrivare erano “mozze” e soprattutto “provature” che essendo affumicature avevano una vita commerciale più lunga. Ma dobbiamo aspettare il 1570 per vedere apparire per la prima volta il termine “mozzarella” in un famoso testo di Bartolomeo Scappi, cuoco della corte papale. E nel XVIII secolo le mozzarelle diventarono un prodotto di largo consumo, anche grazie alla creazione, da parte dei Borboni, di un importante allevamento di bufale con congiunto caseificio sperimentale atto alla trasformazione del latte delle bufale.
A seguito dell’unificazione d’Italia nacque ad Aversa la “Taverna“: ossia un vero mercato all’ingrosso di mozzarelle e altri derivati e latticini prodotti dallo stesso latte, tra cui è bene ricordare anche la ricotta, che ogni giorno stabiliva le quotazioni in relazione alla richiesta e alla produzione. Il commercio veniva organizzato sulla base di veri contratti, che entravano in vigore dal 1 settembre al 31 agosto dell’anno successivo, firmati tra il proprietario delle bufale, che trasformava anche il latte, e il “distributore“ dei prodotti.

Cestini di mozzarella ripieni di prosciutto crudo
Per Capodanno hai voglia di un antipasto sfizioso, saporito e originale?
Prova questa semplice ma gustosissima ricetta per adornare la tua tavola la sera della vigilia di Capodanno… bastano 5 minuti!
Ingredienti
2 mozzarelle di bufala
5 pomodorini pachino
2 fette di prosciutto crudo
Sale
Olio
Procedimento
Tagliate una fettina nella parte superiore delle mozzarelle. Svuotate le mozzarelle delicatamente in modo da ottenere dei cestini. Con la mozzarella ricavata dall’interno del cestino, tagliate dei dadini e uniteli ai pomodorini tagliati anch’essi a pezzetti. Condite con olio e sale. Foderate le pareti del cestino di mozzarella con una fetta di prosciutto e riempite con la mozzarella e i pomodorini fatti a dadini in precedenza. Presentate i cestini di mozzarella sopra un letto di rughetta o di lattuga e decorateli con delle foglie di basilico fresco.

Le eccellenze campane sulla nostra tavola!
La Campania, anticamente definita “Campania felix” grazie alla fertilità del suolo e al clima mite, presenta una gran varietà di prodotti tipici, contrassegnati da genuinità e rispetto della tradizione.
La Pizza, la Pasta e la Mozzarella di bufala sono il fiore all’occhiello della gastronomia regionale, ma l’itinerario del gusto in Campania è ancora più lungo e stuzzicante, si passa da ricette a base di pesce ai primi piatti con ragù, dai salumi di carne ai formaggi, dalla frutta alle verdure e agli ottimi dolci. Tra i Formaggi, oltre alla citata Mozzarella di bufala, fresca e morbida, la Campania offre tantissimi altri formaggi tipici, qualcuno derivato da latte di vacca come il Provolone del Monaco o il Caciocavallo Podolico, qualche altro di derivazione ovina (come il Pecorino di Carmasciano), sempre genuini, saporiti e con alte qualità nutritive. L’allevamento e l’agricoltura, prevalente nell’entroterra campano, e l’abitudine di usare tutte le parti degli animali macellati, danno vita a prodotti come il Salame napoletano, le Salsicce di maiale, le Soppressate e, ultimamente, ad alimenti nuovi come la Carne di bufalo campano che, mantenendo caratteristiche nutrizionali simili a quelle della carne vaccina, è meno grassa e dal sapore più incisivo. Per condire carne, pesce e verdure si può usare l’ottimo olio extravergine d’oliva, tipico della cucina mediterranea. L’Olio campano è di colore giallo con sfumature verdastre, leggermente fruttato e delicato. Nella regione, finora, è stato attribuito il marchio DOP a 6 tipologie di Olio extravergine di oliva. Non va trascurata la prestigiosa tradizione enologica, con vini di qualità, grazie ai quali, la Campania storicamente è stata definita Enotria cioè “Terra del vino”. Si ricordano il Taurasi, il Greco di Tufo, ilFiano, il Falerno del Massico e l’Aglianico del Taburno, celebri in tutto il mondo.
Altri vini più giovani, tra cui la Falanghina e la Coda di Volpe, stanno ottenendo sempre più consenso anche a livello internazionale. Ma cosa sarebbe un buon pasto senza un ottimo dolce alla fine? In Campania non abbiamo che l’imbarazzo della scelta con dolci come il Babà, bagnato nel rhum, la Pastiera napoletana; gliStruffoli, i Roccocòe i Mustaccioli a Natale, il Migliaccio a Carnevale, le Zeppole per il giorno di San Giuseppe, le Sfogliatelle ricce e frolle. Molto apprezzati sono anche i Torroni, soprattutto quelli di Benevento e di San Marco dei Cavoti. Altri prodotti tipici campani sono i famosi Limoni di Sorrento e della Costiera Amalfitana, i Pomodori San Marzano, dai quali si ottengono le conserve di pomodoro più buone d’Italia, la saporitissima Mela Annurca, le Castagne, i Carciofi, le noci e molti altri ancora.

Torta Salata con le Melanzane e la Mozzarella filante
Ingredienti
1 rotolo di Pasta sfoglia (o pasta brisè)
2 melanzane
200 gr di Mozzarella
1/2 Cipolla
Olio extra vergine di oliva qb
250 gr di Passata di pomodoro
Sale e pepe
Procedimento
Lavare con cura le melanzane, poi tagliare le estremità e tagliarle a cubetti. Affettare finemente la cipolla e soffriggerla in una padella ampia con molto olio. Quando è ben cotta, unire le melanzane e portarla a cottura. Aggiungere quindi la passata di pomodoro e proseguire la cottura per qualche minuto. Regolare di sale e pepe ed unire del basilico fresco, fare poi raffreddare. Poi stendere la pasta sfoglia in una teglia rotonda senza eliminare la carta in cui è avvolta. Unire parte della mozzarella tagliata a cubetti alle melanzane, quindi mescolare bene e versarle sulla pasta, livellando bene. Completare con una manciata di mozzarella in superficie e cuocere in forno caldo a 180 °C per circa 25-30 minuti. Fare riposare e servire tiepida.

Mozzarella in carrozza
Ingredienti:
8 fette di pancarré
150g di mozzarella
2 cucchiai di latte
2 uova
sale e pepe q.b
olio di semi q.b
Procedimento:
La mozzarella in carrozza è una tipica ricetta campana, molto amata: un gustoso antipasto fritto composto da fette di pane in cassetta, dal ripieno di filante mozzarella, passate nella farina, nell’uovo e poi fritte.
Per realizzare la mozzarella in carrozza, bisognerebbe utilizzare mozzarella di bufala oppure fiordilatte.
Prima di tutto Tagliate le fette di pancarré in senso orizzontale o trasversale, come preferite. Tagliate poi la mozzarella a fette e distribuitele su 8 metà di pancarré, chiudete il “tramezzino” e premete sui bordi. Passate il tramezzino nell’uovo sbattuto con sale, pepe e latte. Friggete in una padella con olio di semi, per qualche minuto per lato. La mozzarella in carrozza sarà pronta quando i lati saranno ben dorati. Servite.

Quali sono i 7 sbagli che commettiamo con i formaggi?
Tutti noi amiamo i formaggi, ma commettiamo il più delle volte degli errori, degli sbagli che rischiano di rovinare uno dei cibi più buoni e delicati che abbiamo in casa! Ecco quali sono gli errori da evitare:
1. Usiamo la pellicola per avvolgere il formaggio. Una volta aperto, il formaggio deve essere avvolto nella carta oleata, non nella pellicola, poiché quest’ultima può far prolificare i batteri, impedendo poi il rilascio di ammoniaca (naturale sottoprodotto del formaggio) e rischiando che il formaggio acquisisca un sapore plasticoso.
2. Buttiamo il formaggio quando si forma la muffa. Quando si inizia a formare un po’ di muffa bianca o blu sui formaggi a pasta dura, non vuol dire che il formaggio si sia guastato: basta grattare via la parte interessata. Se invece la muffa inizia a formarsi nei formaggi molli, come mozzarella o ricotta, la muffa sta crescendo anche all’interno, in tal caso è meglio buttare tutto.
3. Le persone intolleranti al lattosio non mangiano formaggio. Questa è una mezza verità: l’acido lattico è nel siero, di conseguenza se il formaggio è poco umido, ci sarà meno acido lattico. Le persone intolleranti possono mangiare più facilmente i formaggi stagionati.
4. Non mettiamo a tavola il formaggio a temperatura ambiente. Per gustare appieno la consistenza e il sapore del formaggio, non dobbiamo servirlo subito dopo averlo preso dal frigorifero, ma è consigliabile aspettare un pò, in modo che questo raggiunga una temperatura più simile a quella dell’ambiente.
5. Conserviamo tutti i formaggi in frigorifero. I formaggi passano attraverso il deterioramento controllato del latte, ecco perché diversi formaggi, come il parmigiano, resistono fuori dal frigo per diverso tempo, senza problemi. E’ buona regola, se si tiene in frigo, conservarlo nella parte meno fredda, vedi il cassetto delle verdure.
6. Pensiamo che tutti i formaggi siano uguali. Ne esistono tante varietà, ognuna con le proprie caratteristiche e i personali tempi di maturazione. È bene acquistare il formaggio in negozi specializzati, chiedendo consigli su come gustarlo al meglio e su come abbinarlo.
7. Non proviamo tutti i formaggi dello stesso tipo. Se una tipologia di formaggio non ci piace, non dobbiamo escludere dalla nostra tavola tutti i formaggi che fanno parte della stessa famiglia. Potremmo perderci delle prelibatezze uniche, quindi sperimentiamo con i diversi sapori.

Lasagna bianca
Voglia di un classico sempreverde? Ecco come preparare la buonissima lasagna bianca!
Ingredienti
400 gr. di lasagne fresche
Preparazione di Base
3 zucchine
200 gr. di funghi porcini
50 ml. di panna da cucina
250 gr. di mozzarella
200 gr. di stracchino
50 gr. di parmigiano grattugiato
1 cipolla
Burro q.b.
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale q.b.
Preparazione
Lavate le zucchine sotto l’acqua corrente e pulite i funghi, raschiando la terra dal gambo con un coltello e pulendoli poi con un panno umido, dopodiché tagliate tutto a cubetti. Affettate finemente la cipolla, dopo averla accuratamente pulita, e fatela soffriggere in una padella con tre cucchiai di olio. Quando la cipolla inizia a imbiondire, unite le zucchine e i funghi, salateli e fateli cuocere per 10 minuti a fuoco basso, dopodiché incorporate la panna e proseguite la cottura per 5 minuti, mantenendo bassa la fiamma. Nel frattempo fate sgocciolare la mozzarella dal liquido di conservazione e tagliatela a dadini. Quando il sugo di funghi e zucchine sarà pronto, versatene un mestolo sul fondo di una pirofila e distribuitelo bene su tutta la superficie, dopodiché adagiatevi sopra uno strato di lasagne. Proseguite con uno strato di verdure, sino a ricoprire le lasagne, dopodiché disponete sulla superficie qualche dadino di mozzarella e qualche pezzetto di stracchino. Continuate in questo ordine sino al completamento degli ingredienti e terminate con un’abbondante spolverata di parmigiano. Mettete qualche fiocchetto di burro sulla superficie delle lasagne e infornate in forno preriscaldato a 180°C per circa 25 minuti. Estraete quindi le lasagne dal forno e servitele subito in tavola.